giovedì 21 marzo 2013

Il bar di Helga



E’ semplicistica ma rende bene l’idea : a fregare tutti è stata la “geniale” trovata di Helga.
Dopo averla letta provate a pensare chi potrebbe essere oggi Helga, visto che non è un’oscura complottista, una speculatrice, una banca, una finanziaria, una multinazionale, CHI E’ o CHI POTREBBE ESSERE?






Helga è la proprietaria di un bar, di quelli dove si beve forte.


Rendendosi conto che quasi tutti i suoi clienti sono disoccupati e che quindi dovranno ridurre le consumazioni e frequentazioni, escogita un geniale piano di marketing, consentendo loro di bere subito e pagare in seguito. Segna quindi le bevute su un libro che diventa il libro dei crediti (cioè dei debiti dei clienti).



La formula “bevi ora, paga dopo” è un successone: la voce si sparge, gli affari aumentano e il bar di Helga diventa il più importante della città.



Lei ogni tanto rialza i prezzi delle bevande e naturalmente nessuno protesta, visto che nessuno paga: è un rialzo virtuale. Così il volume delle vendite aumenta ancora.




La banca di Helga, rassicurata dal giro d’affari, le aumenta il fido. In fondo, dicono i risk manager, il fido è garantito da tutti i crediti che il bar vanta verso i clienti: il collaterale a garanzia.




Intanto l’Ufficio Investimenti & Alchimie Finanziarie della banca ha una pensata geniale. Prendono i crediti del bar di Helga e li usano come garanzia per emettere un’obbligazione nuova fiammante e collocarla sui mercati internazionali: gli Sbornia Bond.




I bond ottengono subito un rating di AA+ come quello della banca che li emette, e gli investitori non si accorgono che i titoli sono di fatto garantiti da debiti di ubriaconi disoccupati. Così, dato che rendono bene, tutti li comprano.

Conseguentemente il prezzo sale, quindi arrivano anche i gestori dei Fondi pensione a comprare, attirati dall’irresistibile combinazione di un bond con alto rating, che rende tanto e il cui prezzo sale sempre. E i portafogli, in giro per il mondo, si riempiono di Sbornia Bond.




Un giorno però, alla banca di Helga arriva un nuovo direttore che, visto che in giro c’è aria di crisi, tanto per non rischiare le riduce il fido e le chiede di rientrare per la parte in eccesso al nuovo limite.

A questo punto Helga, per trovare i soldi, comincia a chiedere ai clienti di pagare i loro debiti. Il che è ovviamente impossibile essendo loro dei disoccupati che si sono anche bevuti tutti i risparmi.




Helga non è quindi in grado di ripagare il fido e la banca le taglia i fondi.

Il bar fallisce e tutti gli impiegati si trovano per strada.




Il prezzo degli Sbornia Bond crolla del 90%.

La banca che li ha emessi entra in crisi di liquidità e congela immediatamente l’attività: niente più prestiti alle aziende. L’attività economica locale si paralizza
.




Intanto i fornitori di Helga, che in virtù del suo successo, le avevano fornito gli alcolici con grandi dilazioni di pagamento, si ritrovano ora pieni di crediti inesigibili visto che lei non può più pagare.

Purtroppo avevano anche investito negli Sbornia Bond, sui quali ora perdono il 90%.

Il fornitore di birra inizia prima a licenziare e poi fallisce.




Il fornitore di vino viene invece acquisito da un’azienda concorrente che chiude subito lo stabilimento locale, manda a casa gli impiegati e delocalizza a 6.000 chilometri di distanza.

Per fortuna la banca viene invece salvata da un mega prestito governativo senza richiesta di garanzie e a tasso zero
.




Per reperire i fondi necessari il governo ha semplicemente tassato tutti quelli che non erano mai stati al bar di Helga perché astemi o troppo impegnati a lavorare.




Bene, ora potete dilettarvi ad applicare la dinamica degli Sbornia Bond alle cronache di questi giorni, giusto per aver chiaro chi è ubriaco e chi sobrio





lunedì 11 marzo 2013

Strapiacenza Halfmarathon 2013 - I parziali

Ed ecco i miei parziali:

km 1 -->5:12 min/km
km 2 -->4:58 min/km
km 3 -->4:59 min/km
km 4 -->4:47 min/km
km 5 -->4:54 min/km
km 6 -->4:56 min/km
km 7 -->4:55 min/km
km 8 -->4:55 min/km
km 9 -->4:52 min/km
km 10 -->5:00 min/km
km 11 -->4:57 min/km
km 12 -->4:59 min/km
km 13 -->4:56 min/km
km 14 -->5:02 min/km
km 15 -->5:10 min/km
km 16 -->5:15 min/km
km 17 -->5:03 min/km
km 18 -->5:10 min/km
km 19 -->5:39 min/km
km 20 -->5:45 min/km
km 21 -->5:17 min/km
ultimi 100m a 4:27 min/km

lunedì 4 marzo 2013

Strapiacenza Halfmarathon 2013 ovvero la mia seconda prima mezza

Sarà stato perche è da più di un anno che non correvo una competitiva, sarà stato perchè si sta uscendo dall’odato inverno, sarà stato perchè ho ripreso a scrivere sul mio blog e a ri-postare sul Forum, ma ieri è come se fosse stata la mia prima mezza.
Mi presento al centro maratona alle 08.30, stratisfericamente in anticipo rispetto a i miei tempi da ritardatario cronico, ma puntuale per l’appuntamento con il ritrovo di Running Forum. Ne approffitto per conoscere , per la prima volta, gli amici del Forum. Ho fatto solo una comparsata, poi, conoscendo i miei tempi da bradipo nei pre-gara, decido di andarmi a cambiare, fatto sta che quando ho rimesso fuori la testa dalla palestra e non ho trovato più nessuno (ndr:sarebbe stato strano il contrario visto che ci avrò messo circa 20 minuti per un cambio che normalmente ne richiede 5) . Visto che la temperatura dell’aria è un po’ bassa, decido di tornare al caldo in palestra fino alla 9.15 , orario dell’appuntamento sul piazzale per la foto di gruppo con il Gruppo Podistico. In questa occasione eravamo in 38!
Sulla linea di partenza approffitto per fare due chiacchiere con gli amici del GP senza realizzare che mi ero posizionato un po’ indietro, dal momento del via ci ho messo infatti ben un minuto e mezzo prima di varcare la linea della partenza. Il primo chilometro l’ho percorso a 5:12, per poi assestarmi a circa 4:55. All’inizio, per i primi chilometri, ho dovuto fare un po’ di zigzag. Durante il mio vagare, in prossimità del Pubblico Passeggio vedo una cannottiera RF con scritto Unalieno, mi “apropinquo” e faccio conoscenza con l’ “utente” di Runningforum, scambio due parole poi riprendo lo zigzag. Finito il Corso, complice l’allargamento della strada e lo sfilacciamento dei 3000 partenti ho cominciato ad andare per vie più rettilinee.

Sempre di “effetto” il passaggio sull’argine dove si vede il serpentone di corridori fino a perdita d’occhio. Prima sosta al ristoro del decimo chilometro dove bevo giusto un paio di sorsi d’acqua. Poi si riprende passando per il centro di Borgotrebbia dove siamo incitati dalla gente del paese che attende l’entrata in chiesa per la Messa della Domenica. Ed eccomi a piazzale Torino per affrontare il tratto di gara per me mentalmente più duro, un rettilineo di circa 4 km che ci porterà al bivio tra la 21 e le altre gare. Un rettilineo monotono che sembra essere in leggera pendenza e nel quale non riesco mai a trovare il ritmo giusto. Arrivo comunque al ristoro del 15mo, anche qui un goccio d’acqua e poi riparto, non riesco più a correre con la stessa intensità, faccio un paio di km a 5:15, poi sfruttando la scia corroil 17mo a 5:03, il 18mo a 5:10 e poi..... benzina finita! e “sofferenza mode” switch on!

Il fiato c’e, la testa anche, ma le gambe non ne vogliono sapere, ogni falcata è sempre più corta... no camminare mai!... almeno fino all’ultimo ristoro, dove con la scusa di bere faccio qualche passo a piedi .

Per farla breve 19mo a 5:39 e 20mo a 5:45.. L’ultimo chilometro lo percorro a 5:17 E chiudo gli ultimi metri a 4:27 L’arrivo in piazza cavalli è per me sempre emozionante, riemergono energie inaspettate!

Chiudo questa mezza con il tempo di 1:46:57 e con una voglia matta di correrne un’altra.